La durata media di un impianto è di circa 10/15 anni e il fallimento implantare è un evento molto raro. Tuttavia, non è escluso che anche a distanza di anni possano insorgere problemi, che è possibile prevenire con controlli periodici e una igiene orale accurata, sia domiciliare che professionale. Impianti dentali e problemi a distanza di anni: quali possono essere?
L’implantologia dentale si sta sempre più diffondendo, perché offre una soluzione molto efficace in caso di mancanza di denti. Le percentuali di successo sono altissime, i risultati sono eccellenti sotto il profilo funzionale ed estetico e la durata è garantita per 10/15 anni, se si osservano tutte le indicazioni per una corretta conservazione dell’impianto.
Si tratta di una tecnica che si avvale di strumenti e tecnologie avanzate, per cui il fallimento implantare è un evento molto raro, così come i problemi a distanza di anni, spesso legati a una cattiva igiene orale.
Ma quali sono le cause che possono determinare l’insorgere di imprevisti nel medio o lungo periodo?
Problemi a distanza di anni: le possibili cause
L'impianto è garantito per almeno 10/15 anni, senza problemi, ma ad alcune condizioni: che il processo di osteointegrazione si sia completato con successo, che l'implantologo sia esperto e abbia utilizzato i migliori materiali, che il paziente rispetti con scrupolo semplici ma precise norme di igiene quotidiana e professionale.
Tuttavia, questo non significa che non possano verificarsi imprevisti nel lungo periodo. Perché? Ecco le principali cause.
Poca esperienza e utilizzo di materiali di scarsa qualità
Può succedere, purtroppo. Fondamentale è una attenta diagnosi pre-intervento, che permette di valutare la salute della bocca, ma anche lo stato generale del paziente, per intervenire qualora necessario. Attenzione poi ai preventivi troppo bassi: possono essere segnale di scarsa qualità dei materiali utilizzati.
Infezioni causate da cattive abitudini: fumo, scarsa igiene
L'abitudine al fumo e la superficialità nell’igiene orale, sono le cause più frequenti di problemi o addirittura perdita di un impianto. Questo perché fumo e scarsa igiene favoriscono l'insorgere di infezioni anche gravi, come la perimplantite, che nel tempo può portare alla distruzione dell’osso.
Il diabete e le sue complicanze
I pazienti diabetici presentano un quadro metabolico particolare, che favorisce l'insorgere di infezioni e di patologie come la parodontite. Spesso viene sconsigliato l'impianto alle persone affette da diabete, ma la scelta dipende dallo stato di salute generale e dalla possibilità di tenere sotto controllo l'iperglicemia. In ogni caso, è fondamentale seguire in modo molto scrupoloso le indicazioni di igiene orale e programmare sedute dal dentista a cadenza regolare, per prevenire placca e tartaro.
Problemi a distanza di anni possono insorgere anche a causa del bruxismo, cioè il digrignamento diurno e notturno dei denti, e di terapie antitumorali, come la radioterapia.
Problemi a distanza di anni: i sintomi
Ma quali sono i segnali che possono far pensare a problemi collegati all'impianto dentale?
- Sanguinamento
- Dolore, gonfiore e arrossamento
- Mobilità della protesi
In presenza di questi sintomi, è necessario rivolgersi subito ad un professionista esperto, che saprà valutare la situazione e programmare le soluzioni più opportune.
Meglio prevenire! La prevenzione è la migliore strategia per evitare imprevisti e problemi a distanza di anni. L'implantologia ha raggiunto ormai livelli di sicurezza e di successo altissimi, per cui problematiche o addirittura fallimenti sono eventi che si verificano in pochissimi casi.
Una buona prevenzione si basa sulla cura del proprio impianto e della propria salute orale, con una igiene attenta e controlli periodici dal dentista.
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