Come pulire un impianto dentale

Implantologia, Impianto dentale | 16/06/2020

Come pulire un impianto dentale

Nel periodo successivo all’intervento di impianto dentale è fondamentale adottare buone norme di igiene per facilitare la guarigione. Successivamente, quando la situazione si sarà del tutto stabilizzata, sarà necessario dedicare cura e attenzione alla salute della bocca, con una adeguata pulizia quotidiana e controlli periodici. Per questo vogliamo spiegarti come pulire un impianto dentale subito dopo l’intervento e come conservarlo nel tempo.

Grazie alle moderne tecnologie e all’utilizzo di materiali di elevata qualità, l’impianto dentale rappresenta oggi una soluzione ottimale per recuperare piena funzionalità e ottimi risultati estetici in caso di mancanza di uno o più denti.

Un impianto dentale dura circa 10-15 anni, se viene mantenuta nel tempo una corretta igiene orale e si effettuano controlli periodici dal proprio odontoiatra.

Come pulire un impianto dentale? È fondamentale che il paziente osservi alcuni semplici regole e dedichi alla sua salute orale una attenzione quotidiana.

 

Comportamenti da adottare dopo l’intervento

Il periodo post operatorio nel caso di inserimento di un impianto dentale, è molto delicato. Il disagio non è molto diverso da quello creato da una semplice estrazione, e si risolve in pochi giorni.

Affinché l’impianto si stabilizzi e si possa arrivare ad una perfetta guarigione in tempi relativamente brevi è fondamentale seguire con attenzione alcune norme di igiene e cura.

Nei primi giorno è consigliabile fare sciacqui delicati, lasciando agire il liquido disinfettante senza creare troppa pressione, mentre nei giorni successivi si può incrementare la forza del risciacquo o pulire delicatamente con una garza bagnata o un bastoncino cotonato. In caso di piccolo sanguinamento è possibile tenere con una leggera compressione una garza bagnata sulla ferita.

Naturalmente il resto della bocca non deve essere trascurato e lavato regolarmente con cura come di consueto.

Nelle prime settimane è sconsigliato l’utilizzo di spazzolino e filo interdentale. Fino alla rimozione del punti, si potrà pulire la zona operata con uno spazzolino chirurgico a setole morbide e con collutori specifici, consigliati dal dentista.  Successivamente si riprenderà l’utilizzo del normale spazzolino e del filo interdentale.

Nei 3 mesi successivi avviene il processo di stabilizzazione dell’impianto e durante questo periodo sarà importante dedicare all’igiene orale una attenzione particolare.

 

Come pulire e conservare nel tempo il proprio impianto dentale

Una volta completato con successo il processo di integrazione tra osso e impianto, il paziente può dimenticarsi del suo impianto dentale?

Sì e no. Grazie ai materiali innovativi, alle tecniche implantologiche sempre più avanzate e all’esperienza che i professionisti hanno ormai maturato in questo settore, un impianto dentale è destinato a durare molto a lungo, dai 10 ai 15 anni. In questo senso, possiamo quindi dire che ci si può dimenticare di averlo!

Ma non è proprio così. Per salvaguardare al meglio la salute orale e preservare nel tempo il proprio impianto, è importante dedicare alla bocca una adeguata cura quotidiana e non dimenticare di rispettare i controlli periodici programmati dal dentista.

Come pulire un impianto dentale? Le buone pratiche per la pulizia quotidiana dell’impianto dentale non sono molto differenti da quelle indicate per una normale igiene orale:

  • spazzolare i denti in maniera accurata almeno 3 volte al giorno e comunque dopo ogni pasto. Usare il filo interdentale una volta al giorno
  • utilizzare un normale spazzolino, con setole medie o morbide con testina di piccole dimensioni per raggiungere più facilmente tutti i punti della bocca
  • utilizzare filo interdentale o scovolino del diametro più adatto agli spazi tra i denti, per evitare irritazioni e sanguinamenti
  • evitare dentifrici abrasivi, ad esempio quelli contenenti microgranuli
  • evitare il fumo: i fumatori corrono maggiori rischi di sviluppare infezioni
  • Curare l’alimentazione, eliminando o almeno limitando l’assunzione di zuccheri.

Inoltre, è fondamentale:

  • effettuare visite di controllo indicativamente ogni 3/6 mesi
  • sottoporsi periodicamente alla pulizia professionale dal dentista.

Quali sono i rischi di una cattiva igiene orale?

Adottare una accurata e attenta igiene orale permette di scongiurare il rischio di sviluppare infiammazioni e infezioni, a volte anche gravi.

Una scarsa pulizia e l’accumulo di placca possono essere cause della perimplantite, un’infiammazione dei tessuti intorno all’impianto che può nel tempo portare alla perdita dell’osso.

Per questo è importante prendersi cura costantemente della propria salute orale!

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Davide Mezzadri

Scritto da Davide Mezzadri

Diplomato come Odontotecnico ad Alessandria nel 1988, Davide segue da anni i dentisti in tutta Italia. Specializzato nell’evoluzione dei trattamenti di superficie, biomeccanica degli impianti dentali, implantologia e C-PAG (Chirurgia Protesicamente e Anatomicamente Guidata), oggi lavora per tutti i Centri dell’Eccellenza Resista in Italia, per garantire sempre ai pazienti di trovare professionisti preparati e disponibili.