Impianti dentali quando manca osso: come procedere?

Impianto dentale | 26/05/2020

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Hai sentito parlare di impianti dentali e pensi siano la soluzione che fa al caso tuo? Molte persone che hanno perso i denti in modo parziale o totale ricorrono agli impianti dentali come soluzione fissa e permanente per ritrovare la serenità estetica e psicologica.

Un impianto dentale, spiegandolo in modo semplificato, si compone di una vite di Titanio che viene inserita nell'osso al posto della radice del dente mancante e una protesi consolidata all'impianto, realizzabile in materiali diversi (es. metallo/ceramica) che sostituisce la corona del dente. 

Ma si può procedere con l’inserimento di impianti dentali quando manca l’osso?

Alcune condizioni, come l’assenza di osso nelle arcate dentali, possono impedire l’intervento con le classiche procedure di implantologia dentale. Le condizioni e la quantità dell’osso residuo sono fattori fondamentali che lo specialista, l’odontoiatra, tiene in considerazione per valutare se il paziente sia idoneo all’impianto.

La scarsità o la mancanza di osso è la conseguenza di un riassorbimento (atrofia) dovuto a fattori differenti come le infezioni del cavo orale (ascessi gengivali, gengiviti, parodontopatie o granulomi radicolari apicali, ecc) o più semplicemente il disuso, ovvero un riassorbimento dovuto alla mancanza di sollecitazioni ed inattività dovuta alla mancanza dei denti.

In riferimento proprio alla mancanza di stimolazione e conseguente riassorbimento, un esempio simile avviene nello spazio agli astronauti, dove in mancanza della gravità terrestre che sulla terra percepiamo come peso sulla nostra struttura corporea, il corpo, le ossa e la muscolatura vanno in contro a comportamenti di atrofia per mancanza di sollecitazione.

 

Come procedere nel caso l’osso sia assente o insufficiente per un classico intervento di implantologia dentale?

Oggi la chirurgia odontoiatrica offre ai pazienti soluzioni tecnologicamente avanzate che permettono di tornare a godere del sorriso con serenità.

I pazienti affetti da edentulia, la condizione di perdita dei denti totale o parziale, hanno a disposizione tante soluzioni odontoiatriche che permetteranno loro di godere di una protesi fissa, anche in mancanza di osso.

Tecniche come la rigenerazione ossea, gli impianti corti e gli impianti zigomatici sono tra le soluzioni per realizzare con successo gli impianti dentali anche in mancanza di volume osseo adeguato.

Scopriamo meglio le tecniche a disposizione.

 

Tecniche per il ripristino dell’osso

In caso di scarsità di componente ossea, ci sono delle soluzioni chirurgiche specifiche, differenti da zona a zona, superiori, inferiori, anteriori o posteriori, propedeutiche al posizionamento degli impianti.

Per esempio, nella parte posteriore del mascellare superiore si può agire sulla ricostruzione del seno mascellare per recuperare spessore osseo necessario al posizionamento degli impianti. Leggi anche questo articolo che parla del seno mascellare.

Ecco altre soluzioni ancora. 

Impianti corti

 

Si parla di impianti corti, 5, 6, 7 millimetri quando non si possono posizionare impianti di lunghezza standard da 8,5 a 11,5 millimetri. Queste tipologie di viti in Titanio richiedono tecniche molto precise di preparazione e vengono impiegati sempre più spesso per evitare ai pazienti interventi chirurgici più complessi, come quelli che prevedono ricostruzione ossea e rigenerativa.

Gli impianti di ridotte dimensioni (short implants) sono in assoluto la soluzione meno invasiva impiegata per impianti dentali in mancanza d'osso e possono essere applicati solo da professionisti odontoiatri specializzati nell'utilizzo di questa tecnica e dopo un attenta valutazione basata su una diagnosi radiologica digitale (TC/CBCT).

Gli impianti corti sono solitamente adottati quando è richiesto l’intervento di implantologia nelle regioni posteriori della mandibola, zone in cui è più difficile intervenire per la loro costituzione e per la vicinanza del nervo alveolare.

 

Impianti zigomatici

Gli impianti zigomatici sono un’altra alternativa implantare indicata sopratutto nei casi di grave atrofia ossea.

Vengono impiantate chirurgicamente solo nel mascellare superiore (solitamente quattro, a seconda del quadro clinico del paziente) e sono anch'essi delle viti di Titanio ma particolarmente lunghe.

Gli impianti zigomatici possono avere una lunghezza variabile da 35 a 55 millimetri e devono ancorarsi nelle ossa zigomatiche del viso passando prima dalle ossa orali del mascellare e poi nel processo zigomatico.

L’inserimento degli impianti zigomatici viene eseguito in un solo intervento di estrema precisione ed il risultato estetico e funzionale è praticamente immediato, perchè il paziente può essere protesizzato con un provvisorio da subito o nel giro di un paio di giorni.

Gli impianti zigomatici sono una valida ed innovativa alternativa chirurgica perchè permettono di riabilitare protesicamente quei casi estremamente complessi non realizzabili con tecniche di implantologia classica.

Le soluzioni di implantologia dentale sono molte e certamente le più adeguate a sostituire la perdita di denti fissi. Scarica gratuitamente la guida che trovi qui sotto.

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Davide Mezzadri

Scritto da Davide Mezzadri

Diplomato come Odontotecnico ad Alessandria nel 1988, Davide segue da anni i dentisti in tutta Italia. Specializzato nell’evoluzione dei trattamenti di superficie, biomeccanica degli impianti dentali, implantologia e C-PAG (Chirurgia Protesicamente e Anatomicamente Guidata), oggi lavora per tutti i Centri dell’Eccellenza Resista in Italia, per garantire sempre ai pazienti di trovare professionisti preparati e disponibili.