Dopo impianto dentale: cosa fare

Implantologia, Impianto dentale | 02/06/2020

Dopo impianto dentale: cosa fare

L’impianto dentale è un vero e proprio intervento chirurgico e come tale crea sempre un po’ di apprensione. In realtà si tratta di una operazione altamente sicura, che oggi rappresenta una soluzione perfetta in caso di mancanza di denti. Il disagio è molto simile, se non inferiore, a quello derivante da una semplice estrazione e i tempi di guarigione sono abbastanza veloci. Naturalmente per il “dopo impianto dentale” è importante seguire scrupolosamente le indicazioni di comportamento per la fase post-operatoria.

L’impianto dentale singolo o multiplo, per la realizzazione di corone e ponti dentali, rappresenta la soluzione più idonea per ottenere risultati di alto livello in termini di estetica e funzione.

Rispetto ad una protesi mobile garantisce gli stessi vantaggi di una dentatura naturale, donando sicurezza e comfort.

La moderna implantologia è in grado di garantire risultati di pieno successo da tutti i punti di vista, a partire da quello estetico a quello funzionale, con tempi brevi, minima invasività e totale controllo del dolore.

Con l'avvento poi della chirurgia guidata, l’intervento è diventato ancora più preciso, veloce e minimamente invasivo. La chirurgia guidata pianifica l'intervento e la sua protesizzazione con una simulazione virtuale con un software 3D.

L’inserimento degli impianti viene poi eseguito per mezzo di un supporto guidato realizzato con una stampante 3D, azzerando così la possibilità di errori manuali.

 

Impianto dentale: i tempi

L’intervento, che prevede l’inserimento della vite in titanio nell’osso mandibolare/mascellare, avviene in anestesia locale e dura circa 30-60 minuti, a seconda del numero di impianti.

Dopo circa 15 giorni sarà necessario una visita di controllo, durante la quale lo specialista rimuoverà i punti di sutura. Nei 3-4 mesi successivi avviene il processo di osteointegrazione, cioè l'unione intima tra la vite in titanio e il tessuto osseo. L’impianto si assesta e si stabilizza, e sarà quindi possibile procedere alla sostituzione delle protesi provvisorie con protesi permanenti, del tutto simili ai denti naturali.

Grazie alla tecnica del carico immediato, se le condizioni lo consentono, è possibile posizionare le protesi provvisorie entro 72 ore dall’intervento, e riacquisire quindi quasi subito le funzioni masticatorie ed estetiche.

 

Dopo impianto dentale: cosa fare e cosa evitare

Difficoltà a masticare e nei movimenti di apertura e gonfiore sono fastidi assolutamente normali che si possono manifestare nei primi giorni dopo un impianto dentale. Un fastidio passeggero, che può essere alleviato adottando pochi e semplici accorgimenti:

Nelle 24 ore successive all’intervento occorre EVITARE:

  • Sbalzi termici ed esposizione al sole
  • Risciacqui bruschi
  • Attività fisiche intense
  • Fumo e alcolici.

È invece CONSIGLIABILE:

  • Applicare impacchi di ghiaccio sulla guancia in corrispondenza della zona dell’intervento
  • Stare a riposo
  • Dormire con la testa leggermente più alta del solito
  • In caso di sanguinamento tenere una garza bagnata delicatamente compressa sulla ferita.

È necessario lavare regolarmente e con cura, come di consueto, il resto della bocca.

Per quanto riguarda l’alimentazione dopo un impianto, soprattutto nei primi 7 giorni, si consiglia di:

  • Consumare cibi morbidi e freschi, liquidi o semiliquidi
  • Evitare, al contrario, cibi caldi, acidi, piccanti, di piccole dimensioni, fibrosi o filamentosi, duri o difficili da masticare e strappare.

Nei primi 7 giorni è inoltre consigliato pulire delicatamente la zona operata con una garza o un bastoncino cotonato, continuando a lavare regolarmente il resto della bocca.

Per ridurre la percezione di gonfiore e dolore si possono assumere antinfiammatori ed analgesici, mentre l’antibiotico viene prescritto nel periodo di cura post operatorio per favorire la cicatrizzazione evitando possibili infezioni batteriche.

Il disagio post operatorio è comunque facilmente sopportabile e si risolve entro pochi giorni.

Occorrono invece circa 3 mesi per la stabilizzazione ottimale degli impianti. In questo periodo sarà sufficiente dedicare all’igiene orale qualche attenzione in più.

Come prendersi cura dell’impianto dentale

Grazie ai materiali innovativi e alle tecniche implantologiche sempre più avanzate, un impianto dentale è destinato a durare molto a lungo, dai 10 ai 15 anni.

A patto però di pulire adeguatamente l’impianto, dedicando alla bocca una adeguata cura quotidiana, e senza dimenticare di programmare controlli periodici dal dentista.

In questo modo, si potrà salvaguardare al meglio la salute orale scongiurando il rischio di sviluppare infiammazioni e infezioni, a volte anche gravi.

Vuoi essere preparato ad affrontare al meglio il tuo intervento? Scarica e consulta la Guida Gratuita all’Implantologia.

New call-to-action

Davide Mezzadri

Scritto da Davide Mezzadri

Diplomato come Odontotecnico ad Alessandria nel 1988, Davide segue da anni i dentisti in tutta Italia. Specializzato nell’evoluzione dei trattamenti di superficie, biomeccanica degli impianti dentali, implantologia e C-PAG (Chirurgia Protesicamente e Anatomicamente Guidata), oggi lavora per tutti i Centri dell’Eccellenza Resista in Italia, per garantire sempre ai pazienti di trovare professionisti preparati e disponibili.