La rottura di un dente crea sempre allarme e preoccupazione, soprattutto sul piano estetico. Come ripristinare un sorriso naturale? E come risolvere questo problema in tempi brevi? Oggi le soluzioni ai denti rotti sono davvero tante e consentono di affrontare con successo anche i casi più gravi.
Una brutta caduta, un morso a un cibo particolarmente duro, un incidente stradale o un colpo accidentale posso portare alla frattura parziale o totale di un dente.
Il dolore potrebbe anche non percepirsi da subito, dipende molto dall'entità del danno, ma potrebbe manifestarsi ed unirsi ad un problema funzionale ed estetico.
L'estetica del sorriso è una delle cose che più ci contraddistingue ed è un elemento fondamentale nei rapporti sociali e nella comunicazione con gli altri.
Cosa fare in caso di rottura di un dente?
La prima cosa da fare è contattare il proprio dentista, per verificare l’entità del danno e quindi programmare gli interventi necessari in tempi brevi.
E se non è possibile recarsi immediatamente presso lo studio dentistico?
Nell’attesa si possono adottare alcuni accorgimenti per salvaguardare il dente indebolito e danneggiato:
- Applicare del ghiaccio esternamente, in corrispondenza delle labbra, per evitare il gonfiore e alleviare l’eventuale sensazione di dolore
- In caso di sanguinamento, applicare una garza bagnata e mantenere una pressione costante
- Se il dolore è persistente e pulsante è possibile assumere un antidolorifico sulla base di un consiglio medico
- La pulizia degli altri denti non va assolutamente trascurata
Se il dente si è spezzato, l’ideale sarebbe recuperare il pezzo mancante, sciacquarlo sotto acqua corrente e conservarlo in un contenitore, immerso in soluzione salina o nel latte vaccino. L’elevato contenuto di amminoacidi e vitamine rende il latte il liquido migliore per preservare la vitalità delle cellule del dente.
L’importante è comunque recarsi prima possibile dal dentista, che saprà valutare attentamente la situazione e proporre le soluzioni più adeguate.
Denti rotti: possono essere aggiustati?
Come ritrovare un sorriso naturale? Con la tecnica più adeguata, a seconda dell’entità del danno.
Oggi l’approccio dei migliori professionisti è di tipo “conservativo”: si cerca cioè di conservare/preservare il dente e la sua funzionalità con ogni tecnica. Soltanto nei casi più gravi, quando la radice del dente è compromessa in modo irreparabile, si ricorre all’estrazione e all’impianto dentale.
Ecco le soluzioni che potranno essere proposte:
Scheggiatura lieve
In questi casi l’approccio ideale consiste nell’applicare una resina composita che permette di ricostruire la parte mancante. La disponibilità di materiali sempre più innovativi garantisce un risultato ottimale dal punto di vista cromatico ed estetico.
Scheggiatura o rottura più ampia
Quando il danno è più esteso si ricorre a soluzioni ricostruttive mini-invasive utilizzando faccette dentali o corone. La faccetta è una lamina sottile in ceramica applicata dal dentista per “ricostruire” un dente danneggiato, mentre la corona è una capsula che lo avvolge completamente. I materiali oggi utilizzati sono di alta qualità, sottilissimi, resistenti, e garantiscono un elevato risultato estetico, oltre che una buona durata.
Frattura grave
Può accadere che la rottura intacchi la polpa del dente esponendolo al rischio di infezioni. Il paziente sente spesso dolore e avverte maggiore sensibilità a caldo e freddo. In questo caso il dentista potrà proporre la devitalizzazione del dente.
Per devitalizzazione o terapia canalare si intende la rimozione della polpa dentaria, la pulizia dei canali e la chiusura con appositi materiali. Successivamente si può procedere alla ricostruzione.
Anche per questo tipo di intervento ci si avvale oggi di strumenti tecnologicamente avanzati, di tecniche sempre più precise e di materiali altamente performanti, che assicurano una buona durata nel tempo.
Rottura grave: quando è necessaria la rimozione del dente
In alcuni casi la conservazione e la ricostruzione non sono purtroppo possibili. Accade ad esempio quando la frattura è verticale e coinvolge la radice. In questo caso può rendersi necessaria la rimozione del dente.
Successivamente, l’odontoiatra potrà consigliare la protesi più adeguata.
Va sottolineato che il cosiddetto “ponte” rappresenta una soluzione superata, che non viene più proposta dai professionisti di nuova formazione, perché impone la limatura e modifica dei denti sani, adiacenti al dente mancante, che supporteranno la protesi.
La soluzione oggi più efficace in caso di rimozione di uno o più denti, capace di garantire una altissima percentuale di successo, è l’impianto dentale.
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